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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Scacchiera e Bang

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-Memoria è linea-  "Between the line" è il nome che l'architetto Daniel Libeskind da al suo progetto: l'ampliamento del museo ebraico di Berlino. Il progetto di Libeskind ha una forte connotazione simbolica, i due edifici apparentemente divisi sono in realtà profondamente legati, l'accesso al primo non è raggiungibile se non si passa dal secondo, infatti per accedere alla nuova ala bisogna passare per una via interrata collocata in un vuoto di cemento che collega ambedue gli edifici, questa scelta progettuale sta a simboleggiare il legame che esiste tra le due storie. Il progetto di sviluppa su tre assi: l'Asse dell'olocausto che porta alla Torre dell'Olocausto, una torre alta circa 20 metri in cemento dove la luce arriva dall'alto ma non scalda, l'Asse dell'esilio che conduce al Giardino dell'Esilio, uno spazio aperto che contiene 49 piloni inclinati di 12 gradi, l'inclinazione serve a destabilizzare lo spettatore, l'ultim...

Parte 7 da "Architettura e modernità"

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Parte settima Il successo dell’architettura nel mondo 1988-2000 ●Il mondo decostruito:   Nel 1988 una mostra dal titolo “Deconstructivist Architecture” presenta a New York diversi architetti: Peter Eisenman, Zaha Hadid, Frank Gehry, Coop Himmelb(l)au, Wolf D Prix, Helmut Swiczinsky e Michael Holzer, Bernard Tschumi, Daniel Libeskind e Rem Koolhaas. La mostra riscuote successo sia per le personalità presenti sia per il significato del nome. Il decostruttivismo in se si propone non di eliminare la norma classica ma di ribaltarne il significato rileggendo la realtà in chiave diversa, e soprattutto si propone come nuovo –ismo che rinnova la forma dando un peso nella società all’architettura. ●Un mondo aperto: Verso la fine del XX secolo la situazione mondiale comincia a cambiare, i paesi sotto il blocco sovietico riescono a liberarsi dal sistema comunista, crolla il muro di Berlino (1989), molti stati della Russia acquisiscono autonomia politica, l’Iran punt...