Parte 7 da "Architettura e modernità"


Parte settima

Il successo dell’architettura nel mondo 1988-2000

●Il mondo decostruito:

 Nel 1988 una mostra dal titolo “Deconstructivist Architecture” presenta a New York diversi architetti:
Peter Eisenman, Zaha Hadid, Frank Gehry, Coop Himmelb(l)au, Wolf D Prix, Helmut Swiczinsky e Michael Holzer, Bernard Tschumi, Daniel Libeskind e Rem Koolhaas.
La mostra riscuote successo sia per le personalità presenti sia per il significato del nome.
Il decostruttivismo in se si propone non di eliminare la norma classica ma di ribaltarne il significato rileggendo la realtà in chiave diversa, e soprattutto si propone come nuovo –ismo che rinnova la forma dando un peso nella società all’architettura.

●Un mondo aperto:

Verso la fine del XX secolo la situazione mondiale comincia a cambiare, i paesi sotto il blocco sovietico riescono a liberarsi dal sistema comunista, crolla il muro di Berlino (1989), molti stati della Russia acquisiscono autonomia politica, l’Iran punta sull’espansione territoriale ed economica invadendo militarmente il Kuwait innescando un meccanismo che porterà alla prima Guerra del Golfo contro gli USA.  Si entra in una nuova epoca dove l’economia e la globalizzazione sono molto più sviluppate.

●Linee e frecce. Il lavoro di Daniel Libeskind

Libeskind nasce e cresce in Polonia nel 1946, successivamente studia musica a Tel Aviv e nel 1960 si trasferisce a New York grazie ad una borsa di istudio.
Si iscrive alla facoltà di architettura Cooper Union d John Hejduk laureandosi nel 1970 ma sotto consiglio di Eisenman continua gli studi a Londra dove inizierà la sua carriera di docente, poi continuata sia in America ed Europa sia in Giappone.
Nel 1985 parte per Milano e nel 1986 fonda e dirige “Architecture Intermundium”, un laboratorio didattico sperimentale no-profit, che dirigerà fino al 1989 anno in cui deciderà di lasciare l’Italia.
I suoi progetti gli permettono di partecipare alla mostra sul decostruttivismo del 1988.
Nel 1990 vince il concorso per la realizzazione della nuova ala del museo ebraico di Berlino inaugurato nel 2001 dopo l'inaugurazione Libeskind inizia un'altra grande serie di progetti: l'Imperial War Museum North, a Trafford, in Inghilterra; lo Studio Weill, Port d'Andratx, a Mallorca; nel 2002 il progetto del Creative Media Centre ad Hong Kong e del Militärhistorisches Museum di Dresda, nel 2004 la London University Post Graduate Centre a Londra.

Nel 2004 gli viene affidata la riprogettazione di Ground Zero, dopo la caduta delle torri gemelle. Libeskind ha progettato un quartiere ricco di particolari. Svetta in mezzo a tutto la Freedom Tower, il grattacielo alto 1776 piedi (numero simbolico che ricorda l'anno della dichiarazione d'indipendenza americana).



●Il ruolo della comunicazione e dell’informazione

Secondo il sociologo Alvin Toffler la storia dell’umanità si divide in 3 fasi: la prima fase caratterizzata dal possesso della terra e dalla produzione di beni agricoli , la seconda fase caratterizzata dalla produzione industriale e l’ultima fase quella caratterizzata dal possesso e dal ruolo cruciale dell’informazione nei processi economici e nell’intera società.
Secondo il sociologo l’informazione è il valore aggiunto di qualsiasi cosa anche se immateriale.
Nel mondo dell’architettura questo messaggio si concretizza nel messaggio “esisto in quanto informo” l’architettura di fine secolo punto a far parte del mondo della comunicazione contemporanea.

●Metafora costruita e nominata. Il Museo Kiasma di Holl.

La parola d’ordine è “comunicazione.
Il museo si colloca in un’area centralissima di Helsinki, risulta composto da due corpi intersecanti: uno rettilineo sul fronte stradale e uno ad esso incastrato, a galleria.
Il nome stesso del progetto è la chiave: “chiasma”. Secondo lo Zingarelli “Figura retorica nella quale si dispongono in ordine inverso i membri corrispondenti di una frase.” e “Punto ove le fibre dei due nervi ottici s’incontrano nella cavità cranica”.
Holl non concepisce l’architettura senza una volontà comunicativa e in questo caso parte dall’esterno e dalla forza della città per manipolare i volumi e l’interno.











●Potsdamer Platz e la ricerca della mixité. RPBW

Alla fine degli anni 90 del Novecento due grandi questioni assumono rilevanza:
Le brown areas o aree dismesse, si tratta di aree molto estese e centrali che vengono svuotate dagli usi industriali.
La riconsiderazione del rapporto architettura-natura
Le due questioni trovano ampio riscontro nel progetto di Potsdamer Platz un importantissimo crocevia di Berlino.
Il concorso viene vinto da Renzo Piano nel 1992 che, pur tenendo conto di un piano precedente, innesta nel progetto la sua idea innovativa di città, infatti Piano non concorda con l’idea di Zoning dell’urbanistica di quel secolo, l’era informatica ha reso questa terminologia e questo modo di suddividere la città obsoleto, tramite l’informazione e le nuove tecnologie ogni funzione può essere svolta contemporaneamente in ogni parte della città.








●Nuove scoperte

Santiago Calvatrava
Calatrava nasce come architetto-ingegnere ma a differenza di Morandi e Nervi non crede che la forma sia la sublimazione più alta del calcolo ma ,al contrario, che il calcolo sia la strada per arrivare ad una forma.
Ancori prima di essere costruttore Calatrava è uno scultore e studia il nesso architettura-scultura prendendo ad esempio Michelangelo, Bernini, Borromini.
A differenza degli altri architetti-scultori Calatrava utilizza materiali e tecniche tradizionali ma li assembra alla luce di una riceca plastica che fa tesoro del suo essere scultore ancor prima di essere un architetto rendendo i suoi progetti innovativi nel panorama internazionale, esempio l’aeroporto di Bilbao o le ali della stazione di Lione.
L’architetto utilizza il calcolo delle sezioni, il disegno delle poligonali di equilibrio per realizzare le sue visioni, vuole sempre suggerire la possibilità di movimento delle sue strutture.








●Rem Koolhaas

Fa parte del gruppo Office for Metropolitan Architecture (OMA) nato dopo la pubblicazione del libro “Delirious New York che analizza la città senza usare un occhio ideologico ma semplicemente assumendo la realtà artistica, economica e sociale come dato di fatto.
Nel 1995 pubblica “ S, M, L, XL” dove spiega che tanto nei grandi progetti quanto nei piccoli progetti valgono gli stessi principi.
Nel 1998 realizza Casa Floirac per un cliente portatore di handicap motori e decide di far muovere la casa non il cliente facendo alzare , tramite un pistone idraulico, una parte del solaio permettendo al cliente di arrivare in ogni piano della casa costituendo una grande innovazione per lo spazio domestico.


●Processi di progettazione in Peter Eisenman

Blugging

Uno dei temi fondamentali nell’architettura è il movimento, molti architetti lo hanno affrontato dopo le scoperte di Einstein.
In Italia l’architetto futurista Sant’Elia tenta di rendere concreto questo tema, associato alla velocità,  tramite la forma e gli elementi che disegna nei suoi progetti come gli ascensori e le strade.
Anche l’architetto Mendelsohn tenta questa strada con la Torre Einstein che sembra modellata nella sua forma dalle forze gravitazionali.
Molti altri architetti come Gropius, Wright, Morandi, Calatrava e Koolhaash tratteranno questo tema ma senza sostanziali sviluppi.
L’innovazione arriva con Eisenman e il Blurring o “sfocamento”, il movimento non viene “interpretato” ma diventa l’ispirazione “concettuale” e allo stesso tempo la tecnica con cui organizzare la progettazione.
Questa tecnica viene usata per la prima volta nel 1988 nella Casa Guardiola a Santa Maria del Mar a Cadice, Eisenman disegna questa casa sul movimento ondulatorio di una “L”, il movimento è ispirato alle onde della costa, gli spazi si formano tramite la sottrazione o l’incastro di questa forma.























● Spazio sistema in Frank Gehry

L’architettura di Gehry sembra basata su due arti: la teatralità delle scene concepite e il movimento che hanno le sue forme.
La progettazione di Gehry invita all’uso delle sue architetture.
Nel 1989 vince il premio Pritzker Price e il Nobel dell’architettura e i suoi committenti sono molto importanti: il governo degli Stati Uniti per la realizzazione del Centro culturale americano di Parigi, la Disney a Los Angeles e la Guggenheim Foundation per il museo in Spagna.
Gehry è attratto dalla scultura come Eisenman dalla pittura, e si interessa alla linea e alle sue trasformazioni. Realizza in questo periodo il Museo della Vitra in Germania.
Auditorium Disney
Sia nel Museo Guggenheim di Bilbao sia nel Concert Hall Disney a Los Angeles la protagonista è la linea e le superfici curve.


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